Tifoserie. Umili Istruzioni di una Blogger ai Gentili Commentatori.

Non è un argomento che mi è congeniale, perchè tutto sommato lo ritengo piuttosto banale, ma mi è capitato di leggere qualche riga che mi ha tirato fuori le parole che leggerete qui di seguito.

Capita che ci si appassioni a quello che ci sta intorno; a quello che vediamo, sentiamo, leggiamo. A frammenti di vita altrui che non appartengono alla nostra sfera di interessi privati, ma con cui in un certo senso ci scontriamo, perchè nel mondo social di oggi farsi gli affari propri diventa oggettivamente difficile. Non c’è nulla di male in questo.
Santi Numi, se tutto quello che ho appena descritto non accadesse che ne sarebbe dei poveri blogger come me? I commenti, la gente che si interessa a quello che scrivi, che in un modo o nell’altro fa il tifo per te, sono l’anima del blog così come i like sono quella di facebook, i retweet per Twitter, etc. L’intero mondo internettiano dei social si basa sul concetto ampiamente assodato e dimostrato che gli esseri umani non sono in grado di farsi gli affari propri.

Chi è nei social lo sa o quantomeno dovrebbe.
Tornando all’universo del blog, sottolineo che chi ne ha uno è perfettamente consapevole del concetto sopra descritto e lo accetta. Scegliere di pubblicare ciò che si scrive, di fare il modo che chiunque possa leggerlo, significa esporsi ad un gran numero di persone che, sempre che non si possieda lo stesso talento nella scrittura di un microcefalo e che gli argomenti dei post siano vagamente più interessanti dell’evoluzione dei granelli di polvere presenti nel salotto, si appassioneranno a quanto leggono, ne seguiranno gli sviluppi. Commenteranno, lasceranno le loro impressioni, spesso senza aver peli sulla lingua (grande cosa, poter utilizzare dei nickname, vero?).
Ecco, tutto questo il blogger lo sa e, se è intelligente, lo mette in conto prima di pubblicare ogni articolo.

Ma forse anche i lettori dovrebbero mettere in conto qualcosa.
Tanto per cominciare, che leggere le parole del blogger con una certa frequenza non ve lo rende amico.
Oppure che il fatto che il blogger esponga frammenti della sua vita privata al pubblico non implica che stia cercando consigli o giudizi. Se ci si sente in grado di spiegare il motivo per cui la curva grafica dei commenti al blog è in calo (ragazzi, va bene appassionarsi, ma tenere un registro con la media dei commenti ai post che leggete non vi fa bene!) con una certa sicurezza, forse dovreste considerare l’idea di farlo per lavoro, non per diletto. Attendete che qualcuno vi chiami e ve lo chieda, prima di mettere al suo servizio le vostre impareggiabili capacità statistiche.
Se con chi scrive il blog avete un rapporto anche personale, se lo/a conoscete di persone insomma, se vi ritenete addirittura in amicizia e in ogni caso non esitate a esprimere giudizi di carattere personale, con il tono dell’essere superiore/uomo di mondo che giudica il povero reietto che ha fatto la cazzata, credo che dobbiate considerare meglio il vostro concetto di “amicizia”.
L’amico non ti fa la predica in un luogo pubblico, non giudica le tue scelte appellandosi ad un commento generale. Se è il caso, ti fa sapere la sua opinione in privato, discute delle tue ragioni, non ha il diritto di appoggiare o di non riuscire ad appoggiare le tue decisioni, non è tua madre e tu non sei un minorenne col moccio al naso. E le decisioni sono tue.

Forse prima di cliccare su quel tastino tentatore, quello con su scritto “Commenta”, occorrerebbe rileggere quello che si è prodotto. Rileggerlo bene, riga per riga, soffermandoci sull’impressione che lascia ad un ignaro lettore e poi farsi la domanda più importante di tutte. Se aveste la possibilità di dire le stesse cose, pari pari, faccia a faccia con l’autore del post, senza la copertura del nick e a distanze annullate, lo fareste?

25 pensieri riguardo “Tifoserie. Umili Istruzioni di una Blogger ai Gentili Commentatori.

  1. Mi piace questo post. Hai espresso concetti più che mai condivisibili in tutte le sue parti. Spesso e volentieri, come dici te, grazie al nickname le persone si credono di poter interferire pesantemente nella tua vita.

  2. Ecco, ho scritto e cancellato questo commento almeno venti volte, vorrei premere “invia commento” ma mi sento come se stessi per consegnare la scheda con le crocette all’esame di scuola guida…oh…vado?…ok vado! speriamo bene…

  3. comunque credo che quando si decide di far parte di un ambiente del genere bisogna accettarne gli svantaggi, come ad esempio le critiche negative, perché siamo in tanti al mondo e non tutti fortunatamente la pensiamo allo stesso modo. Sicuramente le offese no, quelle non hanno giustificazioni ma il resto ….
    Io sono nuova ma mi pare che wordpress non sia così male ..
    -non ho facebook o altri social-

    1. Concordo in pieno: come ho scritto, quando pubblichi un post devi sapere a prescindere che non tutti i commenti (quando hai la fortuna di averne, eh! ^^) potrebbero essere entusiasti. Questo non significa che sia permesso tutto.

      WordPress non è male affatto. 😉

  4. I consigli per l’uso, i consigli su quello che si deve fare oppure no li lascio agli altri ma … C’è sempre un ma. Chi scrive un post, stiamo parlando di blog e non di frattaglie come twitter o facebook, deve mettere nel conto che troverà sempre il novello grillo parlante pronto a salire in cattedra per dirimere gli spicchi di vita messi in bella forma nel blog.
    Non si vogliono questi? Ebbene si può. Lo rendo privato e mi tengo un bel diario. Naturalmente parlo di commenti e non di offese, che immancabilmente spuntano come funghi dopo una copiosa pioggia.

    1. GIà, come dicevo.
      Chi scrive un blog sa che riceverà commenti e sa che non tutti saranno d’accordo con ciò che scrive, il che è assolutamente legittimo.
      Come nei rapporti nel “mondo reale”, però, pensare a quello che si dice e a come lo si dice non guasta mai.

  5. perchè, c’è anche chi ti commenta? io ho sempre pensato che te li scrivessi da sola i commenti, inventandoti diversi nick.

    Il che fa di me un parto della tua immaginazione.

    vado a suicidarmi. se non mi viene bene ci risentiamo.

    P.S. e tu SEI pucciosa e non è una brutta cosa.
    P.P.S. guarda però che un po’ di ansia me l’hai messa…. ci ho impiegato circa 17 minuti a scrivere queste poche righe…

    1. Se dovessi anche inventarmi i commentatori il blog mi porterebbe via davvero troppo tempo. Sono in più abbastanza convinta che tu non sia un parto della mia immaginazione, anche se vedrò di sincerarmene completamente chiedendo al primo cameriere che incontro stasera se vede anche lui la donna che sta seduta di fianco a me. Per sicurezza, gli chiederò anche di descriverti. 😛

      P.S. Eccola lì…
      P.P.S. In realtà accetto tutti i commenti, soprattutto i tuoi! XD

      1. A voler ben vedere, se si prende la procedura indicata nella tua risposta come prova attestante la mia esistenza, ne possiamo dedurre che sono frutto della tua immaginazione.

        Potevi anche pensarmi meglio già che c’eri, però… è_é

      2. Magari era la cameriera che prima mi ha proposto un bel trancio di pizza e poi mi ha portato il cestino del pane a essere uscita dalla mia immaginazione… lei davvero non avrei potuto farla meglio. ^^

  6. mi sono trasferito da poco su wordpress e devo dire che mi sto ricredendo sui social-rapporti, le tue parole sono proprio sincere, fra post e commenti giungiamo a fare delle vere e proprie amicizie, le parole sprecate e gettate slabbrate posso ferire, bel meta-post, ciao! 🙂

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